Meglio ricorrere tempestivamente alle tecniche di PMA lo dice il Ministero della Salute
Dai dati trasmessi il 28 Giugno al Parlamento con la Relazione annuale sullo stato di attuazione della Legge sulla Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), emerge un chiaro messaggio per le coppie infertili: "meglio ricorrere tempestivamente alle tecniche di Medicina della Riproduzione".
Il quadro complessivo relativo all'applicazione della legge n. 40/2004 per il 2016, anno di riferimento della Relazione, offre poche variazioni rispetto alla situazione dell'anno precedente, soprattutto per quanto riguarda i dati riferiti alla fecondazione omologa.
Si registra, invece, un incremento dei trattamenti di fecondazione eterologa. Le coppie trattate con procedure PMA di II e III livello che hanno previsto la donazione di gameti, sono aumentate del 121%. Incrementi simili hanno riguardato i cicli (+123%) e i bambini nati (+142%) con queste tecniche. Una possibile spiegazione di questi dati è che le coppie si rivolgono tardi ai Centri di Fecondazione Assistita, quando i loro ovociti o spermatozoi non hanno più le caratteristiche giuste per ottenere il successo con i cicli di PMA. A conferma di tale ipotesi c'è l'aumento progressivo delle donne con più di 40 anni che sono state trattate con tecniche di PMA eterologa: il 35,2% nel 2016, contro il 20,7% nel 2005, a fronte dell'età media delle donne che si sottopongono a tecniche con fecondazione omologa a fresco: 36,8 anni. Il maggiore ricorso alla PMA eterologa femminile, rispetto all'omologa, indicherebbe, anche che le donne trattate hanno un problema di infertilità "fisiologica" da età e non dovuta a patologie.
Dal punto di vista dei risultati, le percentuali di successo ottenute usando tecniche di PMA con fecondazione omologa sono rimaste invariate fra la riunione del 2017 e quella del 2018. In particolare, la percentuale di gravidanze rispetto ai cicli iniziati è del 10,9%, rispetto al 10,5% della precedente Relazione.
In conclusione, i dati della Relazione, nel loro insieme, confermano che il panorama italiano, per quanto riguarda l'applicazione delle tecniche di procreazione medicalmente assistita, è molto positivo e danno una chiara indicazione alle coppie. Si dovrebbero rivolgere presto ai Centri, anche solo per un consulto, se hanno il dubbio di non poter concepire un figlio: le percentuali di successo delle procedure di PMA sono del 23,9% per donne fino ai 35 anni e diminuiscono al 4,5% dopo i 43 anni.
Fonte: Ministero della Salute
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